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Ruggero Tita, il talento della vela

Fra poco più di un mese compirà quindici anni, ma è già un piccolo campione. Il velista trentino Ruggero Tita è una promessa in questa disciplina e, regata dopo regata, si sta facendo spazio nel panorama nazionale ed internazionale con la sua barca Optimist. Da due anni fa parte della squadra nazionale italiana ed ha tutte le carte in regola per qualificarsi anche per i prossimi Campionati Mondiali Optimist in programma a Cagliari dal 22 luglio al 2 agosto.
Ruggero è giovanissimo, ma ha già un curriculum da far invidia. Nel 2005 ha collezionato tre importantissime vittorie: quella del Campionato italiano assoluto, del Campionato europeo Team Race (risultato che gli ha portato anche i galloni di capitano della Nazionale) e del Meeting del Mediterraneo. Nel 2006 ha vinto la regata internazionale “Ora Cup” sul Garda e ha messo in saccoccia uno straordinario sesto posto nel campionato italiano Mach Race under 19, dove ha gareggiato con atleti molto più grandi di lui. L’ultimo successo in ordine cronologico, ma che ha ben inaugurato il 2007, è stato quello ai primi di gennaio nel Golfo di Napoli. Con una serie di regate impeccabili, dove il giovane trentino non è mai sceso al di sotto del terzo posto, Ruggero si è aggiudicato il Trofeo M. Campobasso, gara internazionale con 14 nazioni partecipanti. Con la sua barca ITA1 (e numero più fortunato non poteva esserci) si è lasciato alle spalle ben 160 avversari provenienti da tutto il mondo.

«La passione per la barca è nata a otto anni, quando ho fatto il mio primo corso per imparare a navigare all’Associazione Velica di Caldonazzo. In un secondo momento mi sono spostato al Circolo Vela Tuscolano Maderno, sul Garda. In questo sport bisogna dare anima e corpo e allenarsi il più possibile. – ha spiegato il giovane Ruggero – Per me non è un impegno, ma un gioco molto divertente. Inizialmente facevo anche altri sport, ma poi ho scelto per la vela. Mi piace la velocità, rimanere a contatto con l’acqua e con l’aria aperta. Quando riesco ad avere un attimo di tempo riesco a svagarmi anche in altro modo. Per esempio durante l’inverno, vado con lo snowboard, ma devo trattenermi dal fare pazzie altrimenti rischio di farmi male».
Proprio a causa di un brutto infortunio al braccio sinistro, procuratosi in bicicletta, è stato costretto recentemente a fermarsi dalle competizioni per tre mesi.
Ma se fino ad ora vincere gli è sembrato semplice, il bello del gioco viene proprio adesso, che passa di categoria, cambiando quindi anche l’imbarcazione. Dato che l’Optimist è una barca molto piccola e si può condurre fino ai 15 anni, Ruggero ha scelto di passare alla classe acrobatica 29er, cosa che avverrà già nella seconda parte della stagione: «È una barca molto leggera e veloce, per questo mi piace. E una versione in piccolo della classe olimpica 49er». E poi ci spiega: «Date le dimensioni, entrambe le imbarcazioni si conducono in due, timoniere e prodiere, quindi dovrò scegliermi presto un compagno affidabile, che abbia voglia di fare tanto allenamento. Già dalla fine dell’estate ho in programma di tornare a gareggiare, con la 29er, sotto la bandiera regionale della Fraglia della Vela di Riva del Garda». E con queste parole si capisce già che Ruggero sogna in grande e pensa al traguardo delle Olimpiadi del 2012, quando avrà l’età e la maturità fisica per parteciparvi.
Il papà Mauro, per aiutarlo a realizzare i suoi sogni, ha deciso di seguirlo a tempo pieno. E così eccolo ogni fine settimana su e giù per i golfi e i mari d’Italia, con la barca al seguito e i libri di scuola sul sedile posteriore. Per fortuna Ruggero è uno studente modello e riesce a conciliare bene la scuola con gli orari sportivi: «Frequento il primo anno del Liceo Scientifico Galilei a Trento. I miei professori sanno quanto sono impegnato nella mia attività sportiva e cercano di darmi una mano, per quanto possono, affinché io possa stare al passo con le lezioni».
Pare che di momenti liberi, per giocare con gli amici o anche solo per farsi il “Giro al Sas” in centro città, Ruggero, ne abbia davvero pochi. A maggior ragione visto che da quest’anno si sta allenando anche a Trieste, dove c’è il grande Dragan Gasic, uno dei più quotati allenatori d’Italia. «Lui vive a Trieste – ha spiegato Ruggero - così corro ad allenarmi con lui appena posso e ho iniziato a gareggiare anche per la “Società velica Barcolla e Grignano”. Se il vento soffia forte prendo barca e bagagli e assieme a mio papà andiamo a Trieste anche per quattro/cinque giorni di fila, così da potermi allenare nelle migliori condizioni.
Ho capito che potevo far bene quando ho vinto il mio primo Campionato provinciale, quattro anni fa. Da quel giorno la mia carriera è sempre stata in ascesa, ma la soddisfazione più grande è stata quando ho vinto il Campionato europeo Team Race del 2005. Purtroppo quest’anno non ho potuto partecipare, mi ero classificato nel corso dell’estate entrando tra i primi cinque, poi mi sono infortunato al braccio sinistro e il lavoro di un anno intero è saltato. Le regate sono una storia a parte. Ogni onda è sempre diversa».
Passando da una vittoria all’altra e da una regata all’altra, Ruggero riesce a fare il giro del mondo e a vedere posti sempre diversi: dal 10 al 14 febbraio sarà in Florida per la “Regata di San Valentino”, poi a Marsala per un’altra competizione internazionale. In aprile sarà di nuovo a Riva del Garda per il tradizionale appuntamento di Pasqua con oltre 700 partecipanti. «Le pre-selezioni per i Mondiali inizieranno a fine marzo. Per allora sarò in splendida forma». E se lo dice Ruggero, con la determinazione che va ben oltre i suoi quindici anni, c’è da credergli.

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