In Valle di Daone la struttura è pronta
Non si registrano le temperature degli anni scorsi in Valle di Daone, ossia i -11 gradi dello scorso anno durante i giorni gara, ma l’Ice Master World Cup si svolgerà regolarmente. Anzi proprio questa mattina sono iniziati i lavori di tracciatura della nuova struttura ghiacciata che raggiunge i 30 metri di altezza e i 50 di larghezza ed è stato terminato il muro per le gare di velocità che avrà un’altezza di 12 metri. È dunque tutto pronto in Valle di Daone per il triplice appuntamento iridato del 19, 20 e 21 gennaio, vale a dire la Coppa del Mondo delle discipline velocità e difficoltà, e i campionati mondiali su prova unica della disciplina boulder. Confermati anche l’Ice Meeting Pareti di Cristallo, riservato agli appassionati dell’arrampicata su ghiaccio che si cimenteranno sulle 136 cascate della valle e l’educational, che poterà i ragazzi delle scuole medie delle valli Rendena e del Chiese, oltre ad una classe del liceo Da Vinci di Trento, alla scoperta dei segreti e delle regole da rispettare in montagna.
L’unica iniziativa che non è stata confermata rispetto al programma iniziale è lo svolgimento del campionato per guide alpine, inizialmente previsto sulla struttura artificiale ghiacciata per i giorni 27 e 28 gennaio e rinviato all’anno prossimo proprio a causa delle elevate temperature che richiederebbero uno sforzo troppo impegnativo per mantenere il campo gara ghiacciato per un’altra settimana.
Nel frattempo continuano a piovere le iscrizioni, ben 102 ad una settimana dall’evento, in rappresentanza di ben 17 nazioni. La novità, come anticipato nei giorni scorsi, riguarda per la presenza per la prima volta nella storia della gara trentina di cinque ice climber giapponesi (due donne e tre uomini). Sulla carta i favoriti per la vittoria nella gara di difficoltà sono i soliti noti, vale a dire lo svizzero Samuel Anthamatten, l’altoatesino della Valle Aurina Herbert Klammer, il fassano Mario Prinoth e il triestino Mauro Bubu Bole, mentre in campo femminile l’atleta da battere rimane sempre la tedesca Ines Papert, ben cinque volte sul podio nella gara della Valle di Daone, che dovrà guardarsi dalla piemontese Anna Torretta, con la giovane bassanese Jenny Lavarda nel ruolo dell’outsider. Per quanto riguarda invece la specialità velocità sono come sempre gli atleti dell’Europa dell’Est i più forti. Ne sono testimonianza le classifiche dello scorso anno con il russo Nikolay Shved e l’ucraino Evgeny Kryvosheytsev dominatori e protagonisti di un’avvincente testa a testa. Ha poi confermato la sua presenza anche per l’edizione 2007 la vincitrice della prova femminile dello scorso anno Maria Shabalina.
Ma quali sono le differenze fra le tre specialità? Nel campionato del mondo “boulder” il turno “open” di venerdì porta gli atleti a cimentarsi ogni volta su tre tracciati diversi, pensati sulla falsariga di quelli utilizzati nelle gare di “difficoltà”. Nelle semifinali del sabato ecco altri tre tracciati, ma questa volta uno di essi avrà caratteristiche più vicine a quelli del mondo “boulder”. Infine, nella finale di domenica, gli itinerari saranno quattro, due di tipo “difficoltà” e due di tipo “boulder”.
Per quanto riguarda la sfida di “Coppa del Mondo”, specialità “difficoltà”, lo schema si riproduce nello stesso modo, ma non vi saranno ovviamente passaggi di tipo “boulder”. La scansione, per ogni atleta, potendo la struttura proporre quattro distinte vie, sarà la seguente: sette minuti per la prima via, quattro di riposo, sette per la seconda, quattro di riposo, e così via. Le gare di “difficoltà” si sviluppano su una lunghezza superiore a quelle di tipo “boulder” e richiedono molta più resistenza. Le seconda, in genere, si decidono in alcuni passaggi cruciali e particolarmente tecnici, ma durano di meno.
Le gare di “velocità”, invece, sono organizzate secondo un tabellone ad eliminazione diretta, come nel tennis. Bisogna scalare una parete verticale e arrivare prima dell’avversario. Una volata che dura una quindicina di secondi per i maschi e 25 per le ragazze più brave.