Christian Zorzi a tutto gas
Nel mondo dello sci nordico, c’è finito quasi per caso a tredici anni, quando vinse la prima gara regionale. Adesso, nel suo palmares brillano tre medaglie conquistate in due edizioni delle Olimpiadi Invernali. Stiamo parlando di Christian Zorzi, il trentaquattrenne fondista trentino che risiede a Moena.
«Da piccolo ho provato parecchi sport, persino l’hockey e lo sci alpino (la prima discesa a soli 4 anni) – ha commentato l’atleta fassano, che possiede ben tre moto veloci, con le quali ama sfrecciare sulle strade della sua vallata – Alla fine ho scelto il fondo perchè dovevo decidere su quale disciplina concentrare le mie energie».
Conosciuto anche come “Zorro” per il suo carattere esuberante e per l’assonanza del cognome, iniziò ad emergere verso la fine degli anni Novanta nella nuova specialità dello sprint, gare veloci ad eliminazione su brevi distanze. Da molti anni è l’ultimo frazionista della staffetta italiana 4 x 10 km, con ha ottenuto due importanti medaglie olimpiche. La prima, d’argento, alle Olimpiadi di Salt Lake City nel 2002.
«La sorpresa più grande della mia carriera – ha confessato Christian - Quell’anno arrivò anche quella di bronzo nella gara sprint individuale dei 1500 metri. La rivincita più grande, invece, nei confronti di tutti quelli che mi credevano ormai “finito” agonisticamente parlando, è stata quella dell’oro in staffetta alle Olimpiadi di Torino. Adesso penso a far bene nelle prossime gare per arrivare competitivo in coppa del mondo, a fine febbraio».
Zorzi divide i suoi allenamenti fra il Trentino e l’estero: «Le piste che preferisco sono quelle di Passo Lavazè, in Val di Fiemme, e quelle delle Viote del Monte Bondone, quando c’è tanta neve. Sono luoghi dove ci si può concentrare in tutta tranquillità immersi nella natura e ammirando paesaggi splendidi. Le piste, poi, sono tirate lisce come un tavolo da biliardo e sono sempre impeccabili. Quando vado all’estero, invece, preferisco allenarmi in Norvegia, la patria dello sci nordico, sulle piste vicino ad Oslo».
Secondo il campione olimpico, che, nella sua carriera di piste e centri del fondo ne ha visti a bizzeffe «il Trentino ha le piste più belle del mondo e meglio preparate. Gli altri paesi avrebbero solo da imparare».
Al Tour de Ski, la massacrante gara a tappe di sci nordico terminata domenica scorsa sul Cermis, Zorzi si è piazzato ad al 44° posto, terzo tra gli italiani dopo Giorgio Di Centa (20°) e Piller Cottrer (27°). Ma già medita di rifarsi alla grande.