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Definita nei dettagli l'Itas Trentino 2025-2026

L’allenatore, l’opposto titolare, due centrali ed uno schiacciatore per la panchina. Saranno questi volti nuovi dell’Itas Trentino 2025-2026, che proverà ad allungare la striscia di vittorie, di nuovo al via della Champions League, appoggiandosi alla struttura portante degli ultimi anni composta dai suoi quattro giocatori azzurri, ovvero Riccardo Sbertoli, Alessandro Michieletto, Daniele Lavia e Gabriele Laurenzano. Confermato è anche il centrale brasiliano Flavio Gualberto, che nel ruolo sarà affiancato in via definitiva dal romeno Bela Bartha, promosso titolare dopo l’ottimo apprendistato svolto nella stagione da poco conclusa.

La vera novità riguarda l’opposto, che dopo l’addio di Kamil Rychlicki sarà il francese Theo Faure, quarto miglior marcatore del campionato passato dietro a Keita, Reggers e Michieletto. Si tratta di un atleta che conosce bene la Superlega, ma che avrà bisogno di crescere per raggiungere un rendimento da top team. Si tratta anche di un giocatore molto forte in attacco, ma che non potrà regalare alla squadra grandi accelerazioni al servizio, almeno fino a quando non lo renderà più efficace, anche per questo la Trentino Volley ha fatto il possibile, riuscendovi, per tenersi stretto Gabi Garcia, risultato preziosissimo nell’anno dello scudetto, che anche questa volta avrà sicuramente ampi spazi per giocare. L’opposto americano era stato corteggiato a lungo da Cuneo, ma alla fine il club di via Brennero lo ha convinto a rimanere qui.

Accanto a lui ci sono altre tre conferme, per quanto concerne la panchina, e sono quelle del regista Alessandro Acquarone, del libero Nicola Pesaresi e dello schiacciatore Alessandro Bristot, che, alla luce dei problemi fisici accusati nella stagione da poco conclusa, la società ha preferito riportare alla piena forma fra le mura di casa. Oltre ai titolari Rychlicki e Kozamernik chi ha fatto le valige, ma solo per andare a fare esperienza, è invece il centrale Marco Pellacani, che vestirà la maglia di Grottazzolina, dove troverà molti più spazi per giocare. Il quarto atleta che lascia Trento è lo schiacciatore Giulio Magalini, al quale Fabio Soli non ha mai concesso grandi spazi, se non nel finale della stagione 2023-2024, quando l’infortunio di Lavia non gli lasciò alternative.

Gli altri tre nomi nuovi vanno quindi ad occupare le caselle di terzo e quarto centrale, nonché di terzo schiacciatore. Per quanto riguarda il primo cambio di Flavio e Bartha, si tratterà del tedesco Simon Torwie, atleta del 2001, alto ben 208 centimetri, che nell’ultima stagione ha giocato nel Lünenburg, allenato nientemeno che da Stefan Hübner. Se ha assorbito anche solo una parte del talento dello sfortunato centrale che giocò a Trento dal 2003 al 2007 si può stare tranquilli. Prima di arrivare lì ha affrontato per ben 4 stagioni nel college americano di Long Beach. Simon ha firmato un contratto biennale.

Accanto a lui ci sarà, come vuole la tradizione, un giocatore promosso dalla squadra di serie B, l’UniTrento Volley, che sarà Leonardo Gabriel Sandu, atleta del 2007 arrivato qui nel 2022, quando aveva appena 15 anni. Si tratta di un centrale moderno, che sa battere con efficacia al salto e se le cava già molto ben sia in attacco sia a muro.
Da ultimo, il terzo schiacciatore sarà lo spagnolo Jordi Ramon Ferragut, del 1999, alto 194 centimetri, reduce da due stagioni a Cisterna insieme a Faure. Nell’ultima regular season è risultato il 24° attaccante della Superlega con una media di 2,7 attacchi vincenti a set, che diventa il 13° considerando solo i posti-4. Nella stagione precedente risultò invece 29°.

Dell’allenatore si è già scritto ad inizio febbraio, quando l’ingaggio di Fabio Soli da parte prima della nazionale slovena e subito della Rana Verona ha forzato i tempi della trattativa, già avviata, fra la Trentino Volley e Marcelo Mendez, poi giunta a conclusione. Il tecnico argentino giovedì ha salutato con commozione la tifoseria dello Jastrzebski Wegiel, che ha allenato per tre stagioni, vincendo due titoli nazionali, una coppa polacca, piazzandosi due volte secondo e una terzo in Champions League. Ora tornerà a guidare la nazionale del proprio paese, che lascerà solo dopo il Mondiale, saltando quasi per intero la preparazione estiva dell’Itas. Solo in questo occasione, perché poi dovrà separarsi anche da essa.

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