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Il cuore dell'Itas Trentino costringe Macerata a gara-3

Forse non servirà a nulla, perché Macerata potrà giocarsi in casa una seconda occasione per chiudere i conti e volare in finale, ma la prova di grande carattere offerta ieri dall’Itas Trentino rappresenta una delle pagine migliori scritte dalla squadra gialloblù in questa sfortunata stagione. Ancora priva delle due laterali titolari, benché Giuliani sia tornata almeno in panchina, la squadra di Parusso in gara 2 della semifinale dei playoff, disputata ieri sera alla ilT Quotidiano Arena, ha giocato per oltre due ore con il cuore in mano, guadagnandosi contro pronostico i primi due set, nei quali si era trovata sotto rispettivamente per 16-20 e per 16-19, e andando poi a vincere il tie break dopo due frazioni in cui aveva dovuto arrendersi alla solidità delle arrabbiatissime ospiti. È così riuscita a vincere il match, pur realizzando cinque punti totali in meno (105-110) e ricavando 13 punti in meno in attacco (59-72), appoggiandosi ad un muro gigantesco nei momenti clou e alla capacità di limitare al massimo gli errori (15 complessivi contro 25).

Sarebbe tuttavia riduttivo limitare l’analisi ai soli aspetti quantitativi di questo match. C’è dell’altro, soprattutto la voglia di allungare la stagione almeno di altri quattro giorni, che tutte le giocatrici gialloblù chiamate in causa hanno riversato in campo, e l’intelligenza con la quale Michele Parusso ha gestito le (scarse) risorse disponibili. Ha utilizzato Batte per scompigliare le carte alle avversarie nel primo e nel secondo set, ha reinserito Prandi quando servivano la sua precisione e i suoi servizi, ha arginato le difficoltà di Zojzi in ricezione inserendo Giuliani in frequenti “giri dietro”, ha innestato Bassi nel settetto talvolta con il doppio cambio, talvolta per alzare il muro al posto di Ristori e subito dopo per sfruttarne il turno al servizio, ha dato fiducia a Pizzolato quando Molinaro stava esaurendo le energie. C’è molto del suo nel modo il cui l’Itas Trentino ha reagito alle difficoltà dopo i due infortuni.

La cronaca

Le padrone di casa recuperano Dominika Giuliani in panchina, ma il settetto base rimane quello di emergenza, ovvero con Vittoria Prandi in regia, Emilia Weske opposta, Aneta Zojzi e Virginia Ristori schiacciatrici, Beatrice Molinaro e Giulia Marconato centrali con Silvia Fiori libero. La CBF Balducci risponde con Asia Bonelli palleggiatrice, Clara Decortes opposta, Valeria Battista e Daniela Bulaich schiacciatrici, Alessia Mazzon e Federica Busolini centrali, Giulia Bresciani libero.

Parte subito forte Macerata con uno 0-3 costruito sui servizi violenti di Decortes, ma Trento impatta già sul 3-3 con un muro di Weske su Battista. A dare coraggio alle gialloblù è un ace dell'opposta tedesca, unito ad un errore di Busolini in primo tempo (8-7). Sul 10-11 le ospiti sembrano in grado di dare il colpo di acceleratore decisivo, visto che si lanciano sul 10-15 grazie ai muri di Mazzon (2) e Bonelli e ad un contrattacco della solita Decortes. L’Itas Trentino, schiacciata sul 12-18, inizia improvvisamente a giocare alla grande, innescando il proprio micidiale muro, che va a segno per ben 6 volte, 2 con Weske, una con Molinaro e ben 3 con Zojzi, schiacciando Macerata, assolutamente impreparata a gestire questa reazione, in un angolo e costruendo un incredibile vantaggio (23-22), che nelle battute finali viene valorizzato da un ottimo servizio di Batte, sul quale si appoggia lo smash finale di Marconato: 25-23.
In questo set le ospiti girano meglio in attacco (12-16), ma pagano un dazio altissimo alla voce block (7-2) e commettono anche un errore in più. Non bastano gli 8 punti di Decortes, Weske chiude ad una sola lunghezza da lei.

Il clamoroso parziale di 13-5 con il quale la squadra di Parusso, che riparte con Batte in regia (entrata sul 19-21), si è aggiudicata la prima frazione è una bella iniezione di fiducia, ma all'inizio della seconda frazione prevale la rabbia di Macerata, che di nuovo con i servizi di Decortes si lancia sul 2-5, sfruttando anche due attacchi dell'opposta arancionera. Pronta la reazione di Trento, che con un ace di Zojzi su Bulaich, gli attacchi di Weske, un muro di Molinaro e l'errore di Decortes, sfruttatissima dalla regista Bonelli, si porta in vantaggio di due lunghezze, poi nuovamente agganciata da Decortes, che a tratti gioca quasi da sola. A metà frazione Macerata realizza tre muri vincenti con le sue centrali e si guadagna un promettente +3, che però resiste solo fino al 18-21, perché poi un errore di Decortes e un muro di Marconato su Bulaich fissano la parità a quota 21 e un ace di Zojzi lancia di nuovo avanti le padrone di casa (23-22). Qui viene di nuovo fuori il carattere delle gialloblù, che annullano due set point con Ristori e Weske e poi vanno a vincere 27-25 con un muro di Molinaro su Battista e un preziosissimo mani e out di Ristori.
In questa frazione equilibratissima i due attacchi viaggiano appaiati (16-17), così come i muri (4-5), quindi a fare la differenza sono gli errori complessivi (3-5).

Nel terzo set Lionetti inserisce Caruso al centro al posto di Busolini e conferma Allaoui in regia, così come Parusso conferma Batte in cabina di regia. La reazione rabbiosa di Macerata porta le ospiti ad un 4-9 molto complicato da annullare, grandi protagoniste Decortes al servizio e Mazzon a muro, che blocca prima Weske e poi Marconato. L’Itas Trentino riesce ad avvicinarsi grazie ad una pipe di Zojzi (9-11), ma poi perde definitivamente contatto con le avversarie quando il turno a servizio di Battista porta un fortunoso ace sul nastro, ma anche i break di Caruso e Fiesoli, schierata fin dall’inizio del set al posto di Bulaich. Il 9-16 che ne esce non è più rimontabile, anche se nel finale i muri di Molinaro e Prandi, rientrata già sul 4-9, portano le padrone di casa fino al 20-23. Chiudono Decortes e Mazzon: 21-25.
Macerata si costruisce il successo parziale grazie all'attacco (13-15), ad un ace in più (0-1) e ad un errore in meno (5-4).

Ritrovata un po' di fiducia, la squadra di Lionetti parte a tutta velocità anche nella quarta frazione, che dopo un inizio incerto (3-0 grazie a Zojzi e Marconato), mette la freccia con gli attacchi di Decortes e i servizi di Fiesoli, particolarmente indigesti per la ricezione trentina. Mazzon imperversa in attacco e a muro e sul 6-10 ha già realizzato 5 punti nel solo quarto set, poi ci mette del suo anche al servizio, permettendo a Battista di murare Weske e a Decortes di firmare il 6-13. I tentativi di rimonta dell'Itas Trentino si esauriscono sul 16-18, dopo un ottimo turno al servizio di Zojzi, valorizzato da tre break point consecutivi di Ristori e un ace corto su Morandini. Ci pensano due primi tempi, un muro e un ace dell'imprendibile Mazzon a mettere in sicurezza la frazione per le ospiti (17-24), che poi vanno a chiudere con Bulaich: 18-24.
In questo set Alessia Mazzon realizza la bellezza di 9 punti, ma le marchigiane dominano in tutti i fondamentali, in attacco (10-15), a muro (2-5) e al servizio (0-2).

Si va al tie break con l'inerzia del match tutta a favore delle ospiti, che infatti lo iniziano con un importante 1-4, costruito grazie a due ace di Fiesoli e Mazzon su Zojzi, obiettivo primario di tutte le battitrici marchigiane. La squadra di casa non ha però esaurito le proprie risorse e a questo punto mette sul piatto della bilancia i servizi efficaci di Vittoria Prandi, schierata sin dal via, che mettono in crisi il cambio palla avversario per ben cinque volte, realizzando anche un ace su Bulaich. Gli altri break sono frutto dei muri di Marconato e Zojzi, entrambi su Decortes, di un errore della stessa Bulaich e di un attacco di Weske. Il prezioso 7-4 viene difeso fino al 9-7, quando Fiesoli mura Weske e suggerisce a Parusso di utilizzare il time out. Cambi palla fino all'11-10, poi Bulaich riesce a conquistare la parità a quota 11, ma sul 12-12 Mazzon sbaglia il servizio più importante del match, mentre Prandi fa di nuovo la differenza al servizio, permettendo a Weske di chiudere in maniera vincente due azioni lunghe e di firmare un 15-12 che nobilita l'intera post season della squadra trentina.
Fatali alla squadra di Lionetti sono i 6 errori commessi, 4 in attacco e 2 in battuta, a fronte di un bello 0 dell'Itas Trentino, che costruisce tutti e 7 i propri break point appoggiandosi al turno al servizio di Vittoria Prandi.

Il tabellino completo

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Messina è già in finale

Dall'altra parte del tabellone Messina ha concluso l'opera cominciata domenica a Busto Arsizio (successo per 1-3), spazzando via la Futura per 3-0 (25-17, 25-10, 25-28), Un finale di stagione deludentissimo per la squadra lombarda, che nella prima fase aveva vinto il girone A e che ieri ha trovato nella sola Enneking un'atleta all'altezza della semifinale.

Autore
Andrea Cobbe
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