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Hockey su ghiaccio

L'Hockey Piné cade per 3-4 all'Ice Rink in gara-2 della finale

La seconda finale contro l'Ares Sport finisce con una sconfitta di misura per l’Hockey Piné. All’Ice Rink i ragazzi di Valcanover hanno ceduto con il punteggio di tre reti a quattro, al termine di un incontro duro ma avvincente, visto il livello dell'avversario. Nonostante l'equilibrio in pista, la differenza è probabilmente stata fatta dal tempo disponibile, dato che con qualche minuto in più forse i gialloneri avrebbero potuto fare di più.

Le tigri hanno cercato fin da subito di mettere gli avversari alle corde, ma senza troppa fortuna. Dopo un primo periodo privo di reti, la situazione si è sbloccata nel secondo grazie a Gianni, che al 21’ ha trovato la gabbia trentina. I gialloneri non si sono fatti scoraggiare ed al 37’ hanno risposto con Colombini su azione di Costa. L’azione preparata da Caletti e Eastman ha poi permesso a Timpone di segnare la rete del vantaggio degli ospiti, che è stato poi allargato da Eastman al 43’ su assist di Piccinelli. I trentini, sotto per 1-3, hanno continuato a crederci e al 45’ hanno superato l’estremo difensore ospite con Pertoldi, servito da Varesco e Bertoldi, ma dopo dieci minuti è arrivata la risposta di Franchini (2-4). Prima della fine è arrivata la marcatura di Bertoldi, artefice della rete che al 59’ ha provato a riaprire le danze.

Ora l’Hockey Piné dovrà cercare di rifarsi ad Aosta, sabato prossimo alle ore 20, in gara-3. L'Ares giocherà per chiudere la serie sul 3-0, mentre i trentini per tenerla aperta e riportare gli aostani un'ultima volta all'Ice Rink.
Le parole di Paolo Ciurletti, team leader dei trentini: «Sicuramente è stata una partita combattuta, ci abbiamo creduto fino alla fine, però purtroppo è mancata all’inizio del terzo tempo quella convinzione, che invece abbiamo trovato solo negli ultimi minuti. Il vero avversario questa volta è stato il tempo, con qualche minuto in più forse avremmo potuto ottenere un risultato differente. Ora ci aspetta la trasferta ad Aosta, dove loro faranno di tutto per chiudere la serie, ma se useremo con testa questi 60 minuti non è detto che si possano riaprire i giochi. Noi ci crediamo».

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