Serie A, le chance del Cagliari nella lotta per non retrocedere
«Il giocatore ideale non esiste, perché l’ideale è l’opposto della realtà. E un allenatore deve saper guidare la realtà». Una realtà difficile, quella che Mazzarri deve guardare e comprendere giorno dopo giorno per consegnare un’altra difficile salvezza al pubblico rossoblù e alla società di Giulini.
La rincorsa del Cagliari è già iniziata. La squadra, in realtà, rincorre dalle ultime giornate della stagione precedente e dalla prima del campionato in corso. Relegata quasi da subito nella classica parte destra della classifica a due colonne. Guardare la realtà significa confrontarsi con una formazione che finora ha subìto oltre quaranta gol e ne ha segnati poco più della metà. Ma dalla sua può contare sull’instancabile Joao Pedro, che adesso profuma anche di azzurro. L’incipit, quello iniziale tra virgolette, è la frase di una vecchia conoscenza del ‘94 che a Cagliari ha lasciato un ricordo indelebile. Il suo nome è Oscar Washingon Tabarez.
La realtà di Tabarez si può osservare in tanti modi e uno di questi è fatto di numeri e statistiche. La lotta per non retrocedere e le chance di salvezza del Cagliari sono legate a doppio filo alla più classica variabile calcistica: i gol segnati. Stando ai numeri raccolti finora dal portale ufficiale della Serie A, il Cagliari di Mazzarri ha totalizzato complessivamente 223 tiri, di cui solo 67 in porta: in pratica il 30% del totale, con Joao Pedro sugli scudi. Sono numeri utili, anche e soprattutto per i simpatizzanti dei pronostici. Proprio a loro è dedicata, ad esempio, una guida sulle scommesse tiri in porta con statistiche, numeri e quote sull’argomento: ad esempio quale tra i giocatori proposti dal bookmaker segnerà per primo, quale squadra effettuerà più conclusioni a rete, in quale frazione di gioco si avranno più tiri in porta e così via.
La realtà di Ivan Zazzaroni in ottica salvezza è invece completamente diversa e non si basa su numeri e statistiche. L’analisi è puramente motivazionale. Per il direttore del Corriere dello Sport «Il Cagliari si salva solo con un reset mentale, a gennaio» e aggiunge poi un altro elemento fondamentale alla sua disamina: serve gente di corsa e affamata. Ovviamente gli stimoli mentali producono numeri, per cui un cambio di passo nell’approccio alle gare è in grado di creare ciò che le statistiche incasellano come gol segnati e subiti, possesso palla, precisione dei passaggi e via dicendo. Immaginare il cambio di passo mentale per Joao Pedro significherebbe vederlo al vertice assoluto della classifica marcatori. Ma basterà vederlo almeno in doppia cifra, di poco sopra le quindici marcature per essere soddisfatti e consegnare una preziosissima salvezza al Cagliari. Significherebbe poi migliorare anche altre percentuali: superare la media di 21 minuti di possesso palla, i 591 attacchi realizzati e i 76 corner. Sempre stando ai numeri ufficiali della Serie A.
Ovviamente, la lotta per non retrocedere e le chance di salvezza del Cagliari dipendono anche e soprattutto dal potenziale del reparto difensivo, finora ampiamente inespresso e adesso deficitario anche di Godin, che punta il dito su alcuni dirigenti rossoblù, veri problemi del club. I gol subiti dai sardi, oltre quaranta, sono distribuiti in quattro periodi di gioco nell’arco dei novanta minuti: cinque subìti entro il primo quarto d’ora, sei tra il 15° e il 30°, diciotto tra il 30° e il 60°, sei tra il 60° e il 75° e otto tra il 75° e l’90°. Per rafforzare l’idea di Ivan Zazzaroni, l’approccio mentale dei rossoblù deve cambiare radicalmente sul finire del primo tempo e all’inizio del secondo, senza sottovalutare gli ultimi quindici minuti di gioco in cui la squadra ha mostrato cali di concentrazione. Come il clamoroso, sorprendente e inaspettato Cagliari-Salernitana: una gara che avrebbe potuto consegnare punti preziosissimi in ottica salvezza.
Per Oscar Washingon Tabarez «Un allenatore deve saper guidare la realtà». E forse la realtà è proprio quella dipinta da Zazzaroni: quello che serve è davvero un reset mentale per un nuovo inizio.