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Quattro temerari in vasca...

Quando si parla di nuoto trentino vengono in mente nomi di donne: Francesca Dallapè per i tuffi, Veronica Demozzi e Desiree Ferro per il nuoto. Senza scordare la pioniera Carla Campregher e, più di recente, MariaLuisa Tavernini. Ragazze che sanno cosa vuol dire la fatica e la passione e lo dimostrano le tante medaglie che hanno vinto e continuano a vincere. Tanto per citare l’ultima impresa, la Dallapè è in corsa ai Mondiali di Tuffi, a Melbourne; la Demozzi, invece, i Mondiali, li ha mancati per poco, ma si rifarà ben presto.
Meno conosciuti, invece, i nomi maschili del nuoto. A parte Marcello Guarducci e Renè Gusperti, gli atleti di adesso stentano a farsi largo nel panorama nazionale, vista la concorrenza. Tra le squadre della provincia c’è un eccezionale quartetto di atleti, ciascuno dei quali in un modo o nell’altro ha contribuito a tener alti i colori trentini. Quattro nuotatori diversi per specialità e temperamento, ma tutti così validi che non ce la siamo sentita di riservare l’intervista a uno solo. Cominciamo dall’ultimo, ma non ultimo. In ordine di tempo ha portato a casa l’ultima medaglia ai Nazionali, ma è la prima della sua carriera. Ed è anche il più giovane dei quattro. Stiamo parlando di Alessandro Coser (nella foto con la maglia a righe) che si allena tra le corsie del Csi Trento Nuoto alla piscina Manazzon di Trento. Non più lontano di una settimana fa è salito sul secondo gradino del podio nei 50 stile per la categoria junior 89. E pensare che all’acqua si è avvicinato con un grande spavento, tanto che i genitori hanno deciso che era ora di portarlo in piscina a imparare a nuotare. «Ero al mare e stavo per affogare a causa di un’onda. A pensarci adesso vien da ridere, ma è andata proprio così» - ci ha detto Alessandro. E meno male che qualcosa è cambiato e che il ragazzo ha imparato a non andare a fondo, visti gli ultimi risultati. Scoperto prima da Mirko Dellamaria, poi portato in palmo di mano da Renè Gusperti, Alessandro è polivalente: non c’è stile in cui non riesca a far bene. Dal dorso, alla rana, dal delfino ai misti. Quello in cui riesce davvero meglio, però, sono le gare veloci a stile libero, 50 e 100 metri. E con un allenatore come Gusperti, che ha le due Olimpiadi alle spalle (Atlanta 96, Barcellona 92) e che per anni è stato il re imbattuto in Italia nei 50, non poteva essere altrimenti. Ribelle per natura, Coser che farà diciott’anni in giugno, ha trovato quiete macinando vasche in piscina! «La mia più grande soddisfazione - ci racconta – è quando ho battuto il record di Renè al primo anno ragazzi. E poi, naturalmente la medaglia d’argento che ho vinto quest’anno. Ero sempre arrivato molto vicino al podio, ma non ero mai riuscito a toccarlo veramente».
Di tutt’altro temperamento e specialità è il fondista Claudio Lazari (nella foto con maglia scura), nato nel 1988 e alfiere della Buonconsiglio Nuoto. Si allena ogni giorno alla piscina di Gardolo, instancabile. E a forza di andare su e giù, non gli sarà troppo difficile sognarsela anche di notte quella tanto agognata gara dei 1500 metri. Affascinanti per chi ha il temperamento giusto, massacranti per tutti gli altri, le lunghe distanze sono gare per pochi eletti. Da poco Claudio si è messo in mente di provare a restringere, cioè allargare, il suo campo d’azione anche in acque libere. E se già i 1500 erano una “bella” distanza, qui si parla di numeri che partono dai 3000 (metri) e finiscono chissà dove. Ma Claudio è modesto e non vuole sbilanciarsi troppo: «E’ solo un’idea, una prova – continua a ripeterci, ma è l’unico trentino che ce la può fare e che fino ad ora ha dimostrato di avere il carattere giusto. L’anno scorso, ai Campionati Italiani Giovanili ha conquistato due medaglie d’argento nei 400 e 1500 stile.
Poi c’è Enrico Ciola (nella foto in maglia blu) anche lui un po’ "masochista", possiamo dirlo. Il nuotatore della Rari Nantes, nato nel 1987 e cresciuto sportivamente assieme al tecnico Luca Moser ha da sempre optato per la gara dei 200 delfino. La punizione più temuta da qualsiasi atleta che si rispetti. Ce ne vuole di carattere per finire le otto vasche, senza arrivare in fondo trascinandosi dietro i piedi. Lui, vicino all’acqua c’è nato e ci vive tutt’ora, visto che la sua famiglia gestisce il Lido di Caldonazzo. «E pensare che avevo paura dell’acqua, poi in seconda elementare mi hanno portato a fare un corso di nuoto» (quindi mamme, non disperate se il vostro bambino già grandicello fa mille lacrime se solo mette il piedino nell’acqua…poi cambiano, ah se cambiano!! Enrico docet). Anche Enrico una bella soddisfazione se l’è tolta nel 2003 con la prima medaglia vinta agli Italiani di Roma, che sono diventate due nel 2004 (argento e bronzo). Ogni tanto ci spaventa, o meglio si spaventa, quando a fine estate al Trofeo Lago di Caldonazzo si cimenta nella gara da 4 e da 10 km, e sempre con ottimi risultati. Qui ci scappa anche il secondo fondista. Occhio ragazzi, che in acque libere ci sono le meduse! (vedere per credere cosa è successo ai Mondiali di Melbourne, in corso.
L’ultimo moschettiere è Daniele Dissegna (nella foto con la maglia rossa) anche lui tesserato per la Buonconsiglio e amicone di Claudio. «La mia più grande soddisfazione – ci spiega – è stato quando ho vinto la medaglia d’argento nei 200 rana. Era il 2000 -. Faccia da bravo ragazzo di quelle che piacciono alle mamme per le loro figliole, Daniele è sempre pronto a dar una mano a chiunque. E anche nello sport ci mette una passione infinita - Sono arrivato in piscina attorno ai 5 anni perchè me l’aveva detto il pediatra, per rinforzare la schiena. Da allora non me ne sono più andato. L’anno scorso volevo quasi abbandonare, perchè ero stanco e senza stimoli». Ma Daniele aveva fatto "i conti senza l’oste", e sono arrivati un paio di record regionali a inizio stagione che gli hanno fatto cambiare idea...
Certo sarebbe bello, un giorno, vedere i quattro in un'unica un’unica staffetta. Ma per far questo devono essere tesserati per un’unica squadra.

Le cose da dire sarebbero ancora molte e lo spazio poco.
Dato che i record, regionali e provinciali, detenuti dai quattro atleti sono davvero tanti, vi consigliamo di consultarli nell’apposita sezione nel sito del comitato trentino di nuoto.

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